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Limonio, una storia siciliana

Il nucleo familiare, l’esperienza di pochi individui riuniti, può contenere in sé le tracce dei fenomeni universali, solo apparentemente distanti, della grande storia. È questa corrispondenza che l’osservatore più attento percepisce nella storia di un’azienda come Limonio, un mosaico grande un secolo i cui tasselli rispondono ai nomi di capacità imprenditoriale e cultura agronomica, ma anche di passione, ricordi d’infanzia, profumi di una terra ricca e complessa.

Dalla produzione degli agrumi dai cui fiori di zagara si ricavavano, attraverso tecniche antiche, i preziosi oli essenziali impiegati nelle preparazioni cosmetiche, farmaceutiche e dolciarie, fino alla svolta del Limoncello negli anni ’90 (il primo a essere prodotto direttamente in Sicilia), la famiglia Russo ha trasformato la propria azienda senza snaturarne lo spirito, facendo tesoro di intuizioni figlie di quell’esperienza che solo il lavoro di ogni giorno sul campo, generazione dopo generazione, può donare.

Giusy, Rita e Vincenzo Russo

Tutto quello che sappiamo oggi – raccontano Giusy e Rita che, insieme alla sorella Valeria e al fratello Vincenzo, compongono la quarta generazione – lo dobbiamo a nostro padre che, fin da quando eravamo piccole, ci portava in campagna ogni volta che poteva“. Ed ecco che, in quel film della mente ispirato dalla memoria e dai colori vivi dei 50 ettari aziendali, rivediamo con facilità quel padre, Francesco, aggirarsi per gli agrumeti così come oggi fa suo figlio, a preparare le cassette di quei frutti preziosi così richiesti dal mercato globale, in particolare dai paesi dell’Est Europa; cassette che, una volta crollata l’Unione Sovietica, si sarebbero trasformate in bottiglie di liquore.

Una linea, quella dei liquori Limonio, che conta oggi ben 10 esemplari, frutto di autentici tesori di Palermo e delle sue campagne come limoni, arance, mandarini, gelsi, fichi d’india e alloro, tutti coltivati in regime biologico nella grande proprietà di Partinico, più altri come il liquore al caffè, al cioccolato e alla cannella che nascono da un’attentissima selezione dei produttori e delle loro materie prime. Senza dimenticare l’olio d’oliva e l’amaro, per una produzione complessiva che serve ben 26 paesi, molti dei quali extra UE come Stati Uniti, Giappone, Singapore, Sud Africa e Russia.

Giusy e Rita Russo

Una famiglia, quattro generazioni

Il novecento siciliano, quello del gattopardiano “tutto cambi perché nulla cambi”, non ha (e non deve avere) per forza un’accezione negativa. È questo il segreto della tradizione: la forza di trasferirsi di generazione in generazione intercettando, da un lato, lo spirito del tempo, e dall’altro tenendo fede alla propria vocazione originaria.Ed è esattamente questa la strada che ha seguito la famiglia Russo nel corso del cosiddetto Secolo Breve.

La storia comincia col bisnonno Francesco e la vendita del frutto fresco. Con il nonno Vincenzo l’azienda continua la vendita del frutto fresco, si specializza nella raccolta delle zagare da cui si estraeva il richiestissimo olio essenziale, utilizzato nell’industria cosmetica per i profumi, in quella dolciaria e persino in quella farmaceutica. Un olio di una purezza straordinaria e preziosissimo, la cui produzione richiedeva tonnellate di limone ma che, una volta estratto, riusciva anche con piccole quantità a costituire la base per un numero infinitamente superiore di preparazioni.
Tuttavia, come insegna la storia, nulla dura per sempre.

Eppure Limonio, pur cambiando pelle dopo la Seconda Guerra Mondiale e limitandosi alla vendita degli agrumi freschi, mantiene intatta la propria identità agricola. Si apre così per la famiglia Russo, giunta alla seconda generazione col nonno Vincenzo, un mercato entusiasta del Made in Siciliy, quello dell’est Europa e dell’ex blocco sovietico, che resiste stabilmente fino al crollo dell’URSS alla fine degli anni ’80.

Per la seconda volta, la famiglia Russo, rappresentata in questa delicata congiuntura Francesco, capostipite della terza generazione, deve intessere da sé le fila del proprio destino. E, ancora una volta, nel corso degli anni ’90, si fa pioniera di una produzione che si diffonderà poi in tutta l’isola, elevando a eccellenza la Sicilia che, grazie alla straordinaria qualità delle proprie materie prime, diventerà punto di riferimento in questo settore: il limoncello.

Oggi, i quattro figli di Francesco – Rita, Giusy, Valeria e Vincenzo – sono i depositari di questi 100 anni di storia e tradizione, ma non sono soli. Ad accompagnarli fedeli, infatti, ci sono ancora alcuni degli alberi di limone più antichi dell’azienda nell’agro di Partinico, la cui età arriva a toccare fino ai 150 anni.

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